Gnocchi al cavolo nero con fonduta di Gruyère DOP #noiCHEESEamo

Questa seconda ricetta per i Formaggi Svizzeri ed il contest #noiCHEESEamo indetto da Teresa Balzano di  Peperoni e Patate, è dedicata ad un piatto a noi molto caro, gli gnocchi! 
Nelle domeniche in famiglia mia mamma preparava sempre qualcosa di speciale, qualcosa che prendesse tempo…lavorazioni lunghe, curate come la lasagna o i cannelloni o i tanto amati da tutti noi, gnocchi! 
Nella nostra tradizione, mia mamma li fa prevalentemente con il sugo delle spuntature di maiale e tanto pecorino. Mangiati caldi sono un confort food d’eccellenza, morbidi, avvolgenti con quel piccante dato dal pecorino. 
Ho voluto riproporre questa sensazione ovviamente variando la composizione e rivisitando quella che è una tradizione di famiglia. 
Ordino ogni settimana una cassetta mista di frutta e verdura dalla Coldiretti e mi viene recapitata a casa. In questo periodo c’è il cavolo nero che adoro e con la sua versatilità lo impiego in zuppe, involtini, ripassato in padella e perchè no….facendo degli gnocchi! 
Ho pensato di poter ricreare in versione blanche una sensazione: 
uno gnocco morbido, delicato avvolto in una crema, leggermente pungente e vellutata che solo l’originale Gruyère DOP Svizzero mi poteva donare. 
Ne è uscito un piatto elegante e raffinato, la cromia tra il giallo tenue della crema e il verde brillante del cavolo nero regalano un bell’impatto a tavola. 

Ma vi voglio ancora deliziare di notizie su questo formaggio che erroneamente pensiamo con i buchi….invece….vediamo di conoscerlo meglio ne vale la pena:
Il gusto ricco e corposo di Gruyère DOP è dovuto ad una particolare microflora del latte dal quale nasce, tipica della regione dl Gruyère. Le mucche sono allevate al pascolo e nutrite solo con foraggi naturali non insilati*. Inoltre, ricetta vuole che, durante la stagionatura, la crosta del Gruyère DOP venga accuratamente spazzolata con acqua e sale: mediante questo procedimento artigianale, il formaggio acquisisce un aroma ancora più spiccato, mentre i diversi gradi di maturazione (le Gruyère DOP può stagionare tra i 5 e i 10 mesi) gli conferiscono un gusto che varia dal dolce al piccante.
*L’insilato è il prodotto di una tecnica di conservazione del foraggio (l’insilamento) che si realizza per acidificazione della massa vegetale a opera di microrganismi anaerobi allo scopo d’impedire a microrganismi alteranti e potenzialmente tossici di proliferare all’interno della massa vegetale provocandone il consumo (perdita di valore nutritivo) e lo sviluppo di sostanze insalubri.





Gnocchi al cavolo nero con fonduta al Gruyère DOP
150 gr. di farina (io farina di farro bianca)
400 gr. di patate
200 gr, di cavolo nero lessato e strizzato privato del nervo centrale
Fonduta di Gruyère Dop
150 gr. di Gruyère
150 ml di latte
1 cucchiaino di fecola
sale e pepe q.b.
Lessare il cavolo nero in acqua in ebollizione salata per 20 minuti circa. Dopo averlo scolato vi verrà facile eliminare la costa centrale, dura che emergerà con facilità tra le foglie cotte. Lasciarle raffreddare, strizzarle e tritarle.
Lavate le patate e cuocetele al vapore. Dopo cotte, privatele delle buccia e passatele al passaverdura e impastatele con la farina e con il cavolo nero tritato. 
Come tutti i gnocchi cercate in fretta di far assorbire tutta la farina a disposizione formare un grosso cilindro poi tagliare una porzione alla volta, lavorandola a sottili cilindri del diametro di gnocchi piccoli e tagliare a coltello la forma desiderata. Continuare fino ad esaurimento dell’impasto. Suggerisco velocemente perchè le patate e anche la verdura tende a rilasciare umidità e a richiedere più farina, cosa che non deve avvenire. Stendere gli gnocchi su un vassoio infarinato di semola o su un canovaccio pulito e sempre infarinato di semola.
Ora preparare la fonduta di Gruyère. Stemperare la fecola con un poco del latte freddo a disposizione. Tagliare a tocchetti il formaggio privato della crosta  scioglierlo sul fuoco con il latte rimasto. Unire la fecola sciolta e cuocere la fonduta per un paio di minuti. Tenetela in caldo.
Tuffate gli gnocchi in acqua salata in ebollizione e quando vengono a galla sollevarli con un mestolo forato. Condirli con un piccola parte di fonduta tanto per tenerli sciolti. Adagiare a spechio una porzione di fonduta sul fondo del piatto sbattere leggermente per spargerla sul fondo e con delicatezza (scegliete voi l’attrezzo più idoneo) prelevate una porzione di gnocchi e adagiatela sul letto di fonduta con garbo. Guarnite con del pepe macinato di fresco. 
Servire molto caldi.
*la foto del cavolo nero l’ho presa dal web, la mia l’ho erroneamente cancellata 🙁
Con questa ricetta partecipo al Contest di Formaggi Svizzeri #noiCHEESEamo

5 Comments

  1. Io adoro il cavolo nero ed ora finalmente lo trovo anche a Trieste. Questi gnochetti su fonduta gruyer miaaaa. Solo che purtroppo tante patate non vanno bene per me per via della glicemia, quindi dovrò ridurre e magari aumento un pò la farina di farro cosa vuoi mi devo arrangiare tu cosa dici potrebbe andare bene ???? Spero di si. Buona serata

  2. fantastica ricetta!! Un abbinamento stupendo quello della farina di farro e del cavolo nero!!
    complimenti e in bocca al lupo per il contest
    bacio

Ogni commento é gradito