Chi fa da sè…..

E’ un po’ che non scrivo, per fortuna ho avuto da fare! In questo periodo sono impegnata tra le altre cose a cercar ricette e comporre menù. Comporre un menù non è cosa da poco, soprattutto se si pongono dei limiti: di costo, di eliminazione di alcuni ingredienti, di fattibilità in base alle persone presenti, di stagionalità….insomma un gran lavoro! Tutto questo poi deve essere anche armonioso (almeno per come io ho la concezione di stare a tavola) come mi ha insegnato la mia Chef…insomma l’obiettivo è accompagnare il commensale a fine pasto felice di aver assaggiato tutto senza ritrovarsi a scrivere il testamento perché in punto di scoppiare! J Eppoi la spesa…..il momento che dovrebbe essere il più interessante si trasforma in un incubo: non trovi ciò che cerchi, devi girare in più posti, magari per trovare un solo ingrediente….se vivi in una grande città come Roma è compito assai arduo, anche perché il traffico perenne non ti aiuta negli spostamenti. Ma poi per la serie “chi la dura la vince”, si arriva all’obiettivo di avere tutto ciò che ti occorre in casa! Qui comincia il vero cuore pulsante di tutta l’organizzazione e laddove non si è proprio ma proprio per nulla trovato quell’ingrediente così indispensabile che si fa? Si fa da sola!!! E così ho fatto per le friselle integrali. Voi direte: le friselleeeeee? E che non le trovi le friselle? Cerrrrto che le trovo ma non piccole e non friabili a goduriose, così carine, delicate e croccanti insieme che non le devi neanche bagnare ma è sufficiente il sughettino di una concassè di pomodori per renderle perfette…..
Friselle integrali
1 kg di farina (di cui 50% buratto Mulino Marino, 25% integrale di segale, 25% farro) Si può utilizzate o tutta farina integrale o farina di grano duro (per friselle bianche)
7 gr. di lievito di birra
sale fino q.b.
acqua tiepida 400 gr. circa

Disporre sul tavolo la farina e mescolarla, sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, versandolo al centro della fontana. Sciogliere il sale in poca acqua tiepida e aggiungerlo all’impasto alla fine dopo il lievito e l’acqua restante. Lavorare l’impasto per 20 minuti. Disporlo in una terrina infarinata, coprirlo con un panno e lasciarlo lievitare in un luogo caldo fino al raddoppio. Dividerlo in pezzi da 150 gr circa e di ciascuno farne piccoli filoncini di 15 cm circa da unire a ciambella sulla placca del forno. Lasciarli riposare per un’altra ora. Ora infornare con il forno già caldo a 200° per 10′-15′. Dovranno restare chiare. Una volta fredde tagliarle in due e ripassarle in forno a tostare (con la parte tagliata verso l’alto), a 170°-180° per 30′, poi abbassare a 140° per altri 30′. Sfornatele non appena sono ben dorate e abbrustolite. Se si vuole velocizzare il procedimento di lievitazione utilizzare 30 gr. di lievito e far lievitare solo 1 ora e mezza circa. Fatele raffreddare e conditele come preferite!

Io le ho completate, oltre che con il concassè di pomodori anche il carpaccio di baccalà profumato alla menta piperita e un salmoriglio 70% olio extra ottimo e 30% succo di limone. Buonissimo!
Oltre a questo poi in ultimo ma non ultimo voglio pubblicare l’ultima ricetta (giugno) che ho inviato a Vincenzo per la sua rivista RM-centroitalia non l’avevo pubblicata sempre per mancanza di tempo…..accidenti al tempo!!!! Ho trovato, poi,  una prefazione della rivista che spiega benissimo di cosa si occupa RM-centroitalia e lo voglio pubblicare, non l’avevo ancora letta:

RM. è un periodico fondato e diretto dal Dott. Vincenzo Anzidei nel 1996 con lo scopo di promuovere il patrimonio artistico, culturale e storico dei centri sabini ed abruzzesi (regioni Lazio, Abruzzo, ma anche Umbria, Marche) tenendo conto dei problemi ambientali e naturalistici del territorio, dei personaggi del passato e degli eventi di cronaca.
La vicedirezione è affidata all’Avv. Enrico Anzidei ed il Comitato editoriale è composto da: Stefano Berardi, Domenico Corgentile, Pasquale Gregori e Giulio Troiani. E’ edito dall’Associazione Culturale di Borbona – A.C.B. che si occupa in particolare della promozione di Borbona con la pubblicazione di manoscritti e documenti inediti reperiti sul territorio o negli Archivi di Stato di Rieti e de L’Aquila.
Al suo 16° anno di pubblicazioni RM. è divenuto un punto di riferimento per la divulgazione di materiali documentali idonei ad aprire spiragli per una ricostruzione del passato e delle origini di centri abitati rimasti per troppo tempo nell’oblio.
Trovo significativa l’ultima frase sulla ricostruzione del passato e la rivalutazione dei piccoli centri abitati. L’ho sempre detto che Vincenzo fa un gran lavoro con questa Rivista e mi piacerebbe che Borbona fosse più rivalutata. Secondo me si potrebbe fare di più anche nell’organizzaione di eventi, ma eventi di prestigio, in fondo Borbona è, credo forse, l’unico paese nel raggio di chilometri che si presta benissimo ad una qualsiasi manifestazione vista la sua vasta estensione che garantirebbe spazio e agibilità. Oltretutto abbiamo i fagioli!!!!! Cavolo i fagioli di Borbona!!!! C’è anche la Sagra del fagiolo borbontino e quindi? Vogliamo fare qualcosa di più?…..Ma forse non c’è nessuna voglia di fare pubblicità, di farsi conoscere, si ha l’impressione che non interessi a nessuno….peccato però, un vero peccato, ci verrebbe senz’altro più gente e non solo la settimana di ferragosto! Insomma a voi che leggete lo so che ogni tanto vi ammorbo con Borbona e utilizzo questo blog per divulgare notizie paesane ma non posso farne a meno!:-))) Sorry!!!

1 Comment

  1. Greetings from Finland. This, through a blog is a great get to know other countries and their people, nature and culture. Come take a look Teuvo images and blog to tell all your friends that your country flag will stand up to my collection of flag higher. Sincerely, Teuvo Vehkalahti Finland

Ogni commento é gradito