Le Guide Pratiche del Gambero Rosso e uno showcooking troppo divertente!

Andare al Gambero Rosso, tempio della cultura gastronomica, per assistere ad uno showcooking a sei mani con Gianfranco Pascucci, Massimo D’Addezzio e Stefano Callegari proprio nel Teatro della Cucina della Città del Gusto era irrinunciabile. L’occasione è stata la presentazione delle Guide Pratiche del Gambero Rosso: quattro interessanti dispense con argomenti altrettanto accattivanti come il Pesce, il Riso, la Frutta e Pane e Pizza.  Non ero mai stata all’interno del Teatro, sempre visto su giornali e riviste in occasione di presentazioni di chef importanti…è stato bello, emozionante e come prima volta ho assistito ad un vero e proprio show condotto egregiamente con simpatia, professionalità e umiltà da tre grandi rappresentanti del panorama gastronomico italiano.
 
 

Gianfranco Pascucci, non ha bisogno di presentazioni: un grande chef, ma prima di tutto una bella persona. Conosciuto da tutti per la sua partecipazione settimanale alla popolare trasmissione “La Prova del Cuoco” dove dispensa consigli e ricette con pesci poveri che sotto le sue mani diventano capolavori. Il suo ristorante a Fiumicino Al Porticciolo è il regno del pescato, nulla è di allevamento!
Massimo D’Addezzio ahimè confesso, non lo conoscevo…lo so…una mancanza tutta mia! Una sorpresa, una piacevole sorpresa! Al di là che si tratta di una persona estremamente piacevole e autoironica, è un barman professionista di successo e dopo aver bevuto il suo cocktail ho capito il perché. I suoi non sono drink ma sono storia, studio, profonda conoscenza e grande intuizione di abbinamenti, sapori e colori. Abbinare la sapidità del sale, con la dolcezza del frutto della passione, il piccante di un peperoncino da ricovero e l’aromaticità di un rum e crearne una delizia indimenticabile, non è da tutti! Il suo locale è al Pigneto e si chiama Co.So. acronimo di cocktail e social dove dà spazio alla fantasia. Qui si beve la sua pazza genialità non saprei come altro definirla dove dà vita a delizie liquide col nome di piatti tradizionali come la carbonara…incredibile ma vero!
Stefano Callegari….che dire di Stefano…lo conosco da almeno 10 anni. Approdai nella sua, allora, unica pizzeria Sforno, perchè mi incuriosirono le recensioni lette in rete. Beh, la sorpresa fu, che non solo trovai una pizza da sballo, ma lui disponibilissimo a far conoscere la sua arte e la sua passione, mi tenne rapita ad ascoltarlo fino a tarda sera mentre mostrava il suo lievito madre, i suoi impasti e le sue preziose farine. All’epoca, con tutto il rispetto e l’ammirazione che ho per Gabriele, Bonci non era ancora conosciuto ai più, mentre Stefano aveva avuto già tutti i riconoscimenti del caso. Da allora la sua filosofia ma sopratutto la sua passione lo hanno portato lontano e ha aperto prima 00100 a Testaccio dove “sforna” i suoi megagalattici Trapizzini, triangoli di pizza ormai famosi in ogni dove per il Mondo, che vengono riempiti di ogni ben di Dio della cucina romana popolare! Li ho assaggiati TUTTI!!! Da urlo! Poi a seguire uè nata “Tonda” nel quartiere Nomentano.

Insomma vi potete vagamente immaginare cosa è potuto scaturire dall’incontro di questi tre grandi???
Un daiquiri da mille e una notte e un Trapizzino farcito di piccoli fagioli dalla buccia sottilissima sul fondo, giù proprio lì dove si forma l’angolo, poi sopra un sughetto alla pizzaiola sapientemente setacciato da farne una crema liscia come una vellutata, ancora sopra una tartare di pesce spada preparata da Pascucci e marinata nello stesso cocktail daiquiri servito insieme al Trapizzino e foglie di rughetta….Vi devo dire se ho sentito campane e visto angeli in volo mentre gustavo questo capolavoro?? Ebbene SI!
 
 
A conclusone della serata ci siamo trasferiti sulla terrazza della Città del Gusto dove abbiamo potuto sorseggiare degli ottimi rosati nell’ambito di “I Drink Pink“, 17 produttori provenienti da tutta Italia con dei rosati di ottima qualità. Ho apprezzato un meraviglioso Franciacorta Rosè Brut (Ferghettina, Lombardia) e un Terre Aquilane Rosato Cataldino (Luigi Cataldi Madonna, Abruzzo). Mi ha sorpreso piacevolmente la bellezza delle bottiglie, dei veri gioielli in grado di valorizzare il loro prezioso contenuto.
 

4 Comments

  1. Visto che neanche io ci stavo, ma con il tuo racconto ci hai fatto … sbavare, consiglio: riunione presto e riproposta personale! Io sto trapizzino l'ho scoperto da poco!!!! Guarda, per l'occasione mi bevo anche il rosato!!! Bacio

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