ASTI Secco Docg e felice anno nuovo

Asti Secco Docg

Il 21 Novembre si è tenuta l’anteprima ufficiale a Roma della nuova versione secca dell’Asti Docg dal Moscato bianco, uno spumante dal profumo e dall’aroma inconfondibile.

La presentazione si è tenuta presso un luogo esclusivo, la “Lanterna di Fuksas” in Via Tomacelli 157 a Roma nel cuore della città. Una location meravigliosa e prestigiosa adatta all’occasione, un’annuncio così importante da rivoluzionare l’aperitivo, un “tutto pasto” e i momenti di festa con un prodotto eccellente.

Il famoso Asti ha ridotto il quantitativo di zucchero rispetto alla conosciuta versione dolce ed è diventato uno spumante secco unico nel suo genere. Ottenuto esclusivamente da uva Moscato bianco coltivata nei 52 comuni delle provincie di Asti, Alessandria e Cuneo dove i paesaggi vitivinicoli sono patrimonio dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco.

La tecnica di spumantizzazione, messa a punto con il contributo del laboratorio di ricerca e analisi del Consorzio di Tutela e la supervisione del professor Rocco Di Stefano, tra i maggiori esperti del settore enologico, prevede particolari condizioni di fermentazione del mosto con lieviti selezionati. Il risultato è unico e sorprendente, con un quadro gustativo e olfattivo equilibrato e armonioso.

Asti_moscato

L’ASTI Secco completa la gamma della Denominazione del Moscato bianco di Canelli che ha fatto nascere  l’ASTI Spumante Dolce Docg e il MOSCATO d’Asti Docg e ora l’ASTI Secco Docg.Asti spumante

In una bottiglia di spumante che ho sempre avuto in famiglia durante i nostri momenti felici e di festa non mi sono mai soffermata a ricercarne la storia o la tecnica di lavorazione. L’unica cosa che ho sempre saputo che per noi festa è stato sinonimo di ASTI Dolce o Moscato per accompagnare i nostri dolci di famiglia. Mia madre era una fan accanita del Moscato Asti e per lei non era festa senza! Quando eravamo piccoli mio fratello ed io durante il periodo autunnale abbiamo avuto il piacere di ricevere più volte da mamma una spremuta di moscato. Una volta al mercato si vedevano diverse tipologie di uva, c’era una grande scelta che vignaioli locali e regionali distribuivano nei mercati rionali. Tra queste c’era il Moscato e in casa non mancava mai. Mamma sgranava il grappolo e metteva i chicchi in un colino, poi con il fondo di un bicchiere schiacciava gli acini che diventavano nettare per noi. Questo sapore indimenticabile io l’ho ritrovato nell’ASTI Moscato che mi riporta lontano nel tempo, come solo i sapori sanno fare e a quel dolce gesto che non potrò mai dimenticare.

Asti uva moscato

Ora grazie al Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg ho avuto modo di approfondirne le tecniche la provenienza e il quadro olfattivo e gustativo:

ASTI Dolce Docg

Nasce esclusivamente dal vitigno Moscato bianco.

Ha un sapore muschiato (ed è vero se ne percepisce solo il lato positivo del muschio nel naso), un equilibrio acido (l’ho percepito verso il fondo della lingua ai lati) e zuccherino ed moderatamente alcolico (perfetto per me!).

Il suo profumo intenso (ed è incredibile!) richiama i fiori di acacia (verissimo), il glicine (non saprei…ma comunque il profumo è sicuramente floreale) e l’arancio e il miele di montagna (questo lo percepisco sulla lingua proprio al centro verso il fondo) con un sottofondo di fiori di sambuco (assolutamente si!), di achillea (non saprei non la conosco) e di bergamotto (non lo percepisco).

ASTI Secco Docg

E’ ottenuto dal vitigno Moscato Bianco. L’Asti Secco Docg ottiene il riconoscimento a Docg nel 2017 da un progetto di ricerca. La tecnica di spumantizzazione prevede particolari condizioni di fermentazionedel mosto con lieviti selezionati che portano ad avere un quadro gustativo e olfattivo equilibrato ed armonioso.

Il risultato è unico e sorprendente.

Al naso si possono apprezzare delicati aromi floreali (acacia, lo sento; lavanda, no; salvia, nemmeno) e fruttati (mela, si sente; pera, no; banana, una leggera percezione). Ottimo come aperitivo, l’ASTI Secco si abbina facilmente a salumi, formaggi freschi, carni bianche, pesce, crostacei e a primi piatti, come il risotto.

MOSCATO d’ASTI Docg

Contraddistinto dall’intenso aroma muschiato dell’uva da cui è vinificato, dal sapore delicato che ricorda il glicine (poco) e il tiglio (non lo conosco), la pesca (vero, si percepisce) e l’albicocca (anche l’albicocca si sente) con sentori di salvia (non lo percepisco), limone e fiori di arancio (si molto probabile, si avvicina), con una componente zuccherina e un basso tenore alcolico. Il MOSCATO d’ASTI Docg non è uno spumante, in quanto è sottoposto ad una minima rifermentazione in autoclave, che viene arrestata al raggiungimento della gradazione di circa 5% vol.

Questa tabella ci fa capire quale sia il consumo nel mondo dell’ASTI DocgAsti consumo nel mondo

Sedici i marchi dell’ASTI Secco Docg già presenti sul mercato (Araldica Castelvero, Arione, Azienda Agricola Matteo Soria, Bosca, Bosio, Cantina Tre Secoli, Cascina Fonda, Cuvage, Duchessa Lia, Fontanafredda, Sant’Orsola, Tosti, Manfredi Aldo & C., Santero, Sarotto, Toso).

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La produzione ad oggi è di circa 700 mila bottiglie, numeri contenuti per una graduale e continua crescita all’insegna della qualità.

La mia personale bottiglia ce l’ho e la voglio lasciare per me per brindare a me stessa, al nuovo anno, ai miei amori tutti passati e presenti ognuno di loro mi ha dato e mi da tanto e spero di aver lasciato in loro solo la metà che hanno dato a me. Con una bottiglia di ASTI Secco Docg e un calice sono pronta ad affrontare le novità del 2018 così a viso aperto come ho sempre affrontato tutto!

Asti Secco Araldica

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