Il Presepe che visse due volte…

Volete sapere perchè questo Presepe ha avuto due vite? Ora ve lo racconto: Nel novembre del 2008 ci fu il primo terribile alluvione che devastò diverse parti di Roma tra cui una delle più colpite fu la zona di Roma-Sud: Acilia, Casalbernocchi, Ostia ecc. http://www.youtube.com/watch?v=SWeJAfmK5ig I miei vivono a Casalbernocchi! Mio fratello comprò questa casa dove al piano di sopra vivono anche i miei genitori e la padrona di casa di allora gli lasciò il presepe che costruì suo marito. Quando vidi quel presepe rimasi rapita dalla minuziosa ricostruzione di questo paesetto povero ma curato nei particolari. C’erano persino le vettovaglie all’interno delle case: tavoli, sedie, bicchieri, credenze, letti…..bellissimo! E ogni casa aveva la propria luce dentro, una lampadina vera da 40 watt messa lì in una angolo. Alle finestre (alcune quadrate, alcune rettangolari e altre rotonde) c’era carta colorata cosicchè accendendo la luce da fuori si vedeva un bell’effetto caldo. Insomma con quel terribile alluvione casa dei miei si inondò completamente nel giardino e nella sala hobby dove appunto era custodito il presepe. Non vi dico in che condizioni sopravvisse: fango e detriti imperavano per quelle viette tortuose tipiche di un paesino di montagna. Le casette dentro erano piene di foglie, alcuni tetti divelti e i personaggi irriconoscibili dal fango. In quel delirio a tutto si pensò fuorchè al presepe per cui, un mese dopo, quando arrivò il Natale nessuno ebbe voglia di festeggiare e tanto meno di fare nè presepe nè albero….Invece no! Io mi imposi: le miei nipoti dovevano avere il Natale e così obbligai mio fratello a ripulire tutto e a ricostruire i tetti. Costruì anche un carretto di legno, una cassetta con i pesci da vendere dentro, comprò personaggi nuovi e sistemò anche l’impianto elettrico. Bellissimo! Riprese vita il villaggio, fatto a mano da chi doveva avere una passione fuori dal comune per questo genere di cose. A distanza di due anni si ripresentò l’inferno e questa volta inaspettato perchè nel frattempo il comune aveva rifatto strade, tombini (che non c’erano!), tubature per lo scolo dell’acqua…insomma si doveva stare tranquilli…?!!! il 20 ottobre scorso si ripetè, se possibile in maniera peggiore, lo scempio che solo l’acqua riesce a fare: cancellare in 10 minuti la vita della gente! http://www.natosottoilcavoloblog.com/2011/10/24/vi-sembra-possibile-tutto-questo-purtroppo-si/. Essì siamo da capo…..ma con un’angoscia maggiore, la delusione del nulla di fatto, la paura per ogni volta che il cielo si fa nero e la mancata voglia di ricominciare! Questa volta il presepe subì una bella botta! Si ridusse malissimo e la distruzione fu visibile in quelle viuzze di un povero paesetto…..
Nel recuperare quel poco che fu recuperabile, spuntò, sommerso dai detriti, senza quasi più i personaggi, senza quei piccoli oggetti che comprammo per renderlo più vivo, ….ormai non c’era più molto da salvare! Mio fratello non ne volle più sapere, non lo voleva più tra i piedi….i problemi da risolvere erano e sono troppi e più importanti e poi BASTA!….Basta tutto, basta ricostruire, basta credere, basta ascoltare questa gente, queste persone che parlano politichese e non rispettano i cittadini, i lavori appaltati e subappaltati svolti al limiti dell’illegalità, soldi spesi buttati al vento o nelle tasche di chissà chi…..in poche parole non si è e e non si risolse niente e la cosa peggiore è che niente mai si risolverà……E così dopo aver sistemato le cose principali di primo soccorso, mi sono portata via l’acciaccato presepe. Natale è vicino…..E’ stata dura, ma raccattando zeppetti e pezzetti di corteccia in pineta ad Ostia siamo riusciti, mio marito per il lavoro “sporco” ed io per l’abbellimento, a riportarlo agli antichi splendori e devo dire anche meglio di prima (anche se ancora c’è molto da fare). Abbiamo staccato i vecchi personaggi e messi i nostri: sono personaggi fatti a mano quelli dei presepi napoletani di terracotta, dipinti a mano e con i vestiti veri!!! Sono bellissimi, costano un pò ma li valgono tutti. Ci rimane da cambiare  Gesù, Giuseppe e Maria ma non li abbiamo trovati.
Abbiamo persino comperato le pentole di rame vero (sono pesanti!) e i bicchieri e brocche di vetro!
Ora non morirà più, sarà da monito ai disastri avvenuti in questi ultimi due mesi un pò ovunque in Italia, per chi ha perso tutto, per chi non ha più una casa dove trascorrere il Natale e che sia come uno schiaffo per chi specula su tutto ciò e per chi non prende seri provvedimenti affinchè non si debba soffrire così! Buon Natale
 
 

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